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Immagine del redattoreLucio Baima

Analfabeti digitali?

Aggiornamento: 15 nov


Qualche tempo fa ho letto un libro scritto da Alessandro Vespignani, uno dei maggiori esperti mondiali di calcolo computazionale: si intitola "L'algoritmo e l'oracolo" e l'ho trovato molto interessante!


Spiega, per esempio, il metodo e l'importanza degli algoritmi "predittivi" utilizzati dai big (Amazon, Netflix, Google solo per dirne alcuni) per prevedere ed (eventualmente?) influenzare i nostri gusti e le nostre scelte.

Un passaggio più generico del libro però è stato quello che mi ha colpito di più.

Te lo riporto:


Purtroppo ancora oggi viviamo in un modo nel quale durante una cena tra persone intelligenti qualcuno si può permettere di dire con fare giocoso:


"Io di computer ne capisco veramente poco, non me ne sono mai interessato"


E tutti magari fanno qualche risatina.

Nessuno commenta.

Ma se qualcuno osasse dire :

"Io di letteratura ne capisco veramente poco, non me ne sono mai interessato... chi è Hemingway?"

Altro che risatine. Tutti sapremmo di essere davanti a un ignorante fiero della sua ignoranza.

Purtroppo fino a che non applicheremo la stessa misura a chi si dichiara analfabeta scientifico/computazionale

correremo il rischio di vivere in un mondo dominato dagli indovini digitali.


 

Questo è esattamente ciò che penso!

Non possiamo ritenerci dispensati dall’essere al passo con i tempi

Se adesso non ci interessiamo “di quelle cose lì”… come faremo domani?


Se proviamo a tornare indietro di 20 anni…

Compravamo i film in videocassetta, pc e Internet erano solo per "addetti ai lavori", i primi cellulari...pesanti, ingombranti e con una batteria ridicola, telefonavano e basta!

Per andare in vacanza compravamo la mappa cartacea oppure i più supertecnologici firmavano un mutuo per avere un TomTom !


Oggi invece: praticamente tutti abbiamo un abbonamento film in streaming, possediamo una connessione e un pc... e se non abbiamo un pc abbiamo uno smartphone che è comunque decisamente più potente dei pc di allora!

Usiamo Maps e Google per sapere dove andare e cosa fare


... e tra vent’anni? Vogliamo provare a immaginare?


Se qualcuno crede di potersi permettere di non capirne di più, allora deve prendere coscienza che per lui sarà sempre peggio!


Non si tratta del rischio di non saper "andare sui social"

Si tratta della CERTEZZA di essere tagliati fuori da una parte del mondo reale!



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